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N°44 - Preghiere di Nuccia (7a parte)
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Grazie, Gesù, per averci regalato Nuccia. Alleluia!

PREGHIERA: O MIO DOLCE UNICO AMORE…rosa

O mio dolce unico Amore, Tu sei il sole di salvezza, che mi riscalda e risplende
nell'intimo della mia anima. Tu sei il fuoco, che arde e sostiene il mio povero cuore. Tu, o
Signore, la mia speranza; sperare in Te non è come sperare negli uomini. Tu non vieni mai
meno e non deludi il cuore di chi confida e si abbandona in Te.
E ora che il dolore, la sofferenza, si posa pesantemente su di me, su questo mio corpo, e
mi consuma lentamente e mi trascina inesorabilmente verso il traguardo finale, vieni, o mio
dolcissimo e unico amore, a darmi la tua mano e conduci questa misera creatura, figlia del
dolore, inabissata nella tua profonda misericordia e nel tuo amore, vieni a condurmi sui
tuoi pascoli erbosi, nei fioriti sentieri del cielo, per entrare e festeggiare le mie nozze con lo
Sposo diletto, con il Cristo risorto, nell'amore che non avrà mai fine.
Lode e gloria a Te, Signore.

TU; O DIO; SEI STATO SEMPRE LA LUCErosa

che ha dato senso al mio soffrire.
Per me la croce, la sofferenza, è stata la tua croce, o Signore
,
e non è mai stata generosità sprecata, ma
l'ho sempre vissuta e vista nell'angolatura dell'amore
,
perché dalla tua croce trabocca e si sprigiona
l'amore e ogni mia sofferenza è stata sopportabile, sempre accettabile, perfino... bella, perché
ho visto in ogni dolore Te, il Crocifisso.
E Tu, o Gesù, non sei venuto a spiegare la sofferenza, né a sopprimerla, ma a riempirla
con la potenza della tua croce e so che compio in me ciò che manca alla tua passione, ai tuoi
patimenti, e dalla tua presenza mi sono sempre fatta afferrare. Tu mi hai fatto tua, Ti sei
impadronito di me, hai innestato il mio cuore, la mia anima e il mio corpo nel tuo,
rendendomi capace di donarmi totalmente a Te e dall'unione di queste due croci fiorirà una
comunione di gloria. Alleluia.

PREGHIERA: O MIO SOMMO E UNICO BENErosa

O mio sommo e unico Bene, lode a Te, grazie a Te. Al centro della mia vita ci sei Tu,
o Gesù Crocefisso. Tu sei il mio maestro buono, paziente, tenero. Tu mi hai insegnato ad
accettare e a sopportare la mia croce con coraggio, con amore, con gioia.
Guardo spesso il tuo volto che agonizza sulla croce e comprendo tutta la tragicità
della sofferenza, ma vedo anche la gloria che splende sul Tuo Volto da risorto e comprendo
che il dolore, assunto nella fede, è trasfigurato dal Tuo amore, dal mio e dal nostro amore.
Sono certa che il mio corpo erediterà tutti i sogni che sono fioriti nella fiducia,
nell’amore, nell’amicizia, nella donazione totale a Te. E la mia anima erediterà i frutti
promessi, perché Tu sei un Dio fedele e mantieni sempre le promesse.
Grazie per questa vita che mi hai donato, grazie per questo mio corpo contorto e
trafitto. Grazie, perchè mi hai fatto capire ciò che è realmente importante nella vita, e questa
sapienza e saggezza è maturata e purificata dalla sofferenza continua.
Grazie, Gesù, lode a Te. Amo la vita: la vita è amore, perché Tu sei l’amore. Amo il
passato, amo il presente, amo ciò che verrà. Grazie, mio amore, a presto!

MESSAGGIO: DALLA MIA CROCErosa

Dalla mia croce, ogni giorno, do uno sguardo al mondo e offro la mia sofferenza
per alleviare quella della umanità. Capisco che Cristo si è incarnato, è morto ed è risorto,
per indicarci la via della salvezza. Anche Maria, nostra Madre, continua a chiederci sacrifici,
preghiere, digiuni per la salvezza dell'umanità. Si, dobbiamo collaborare alla redenzione dei peccatori.
Noi peccatori pentiti dobbiamo usare misericordia ai nostri fratelli, che sono ancora nelle tenebre.
Quanto male nel mondo, quanta immoralità, quanta violenza ed ingiustizie.
Pochi sono i giusti. La maggior parte dell'umanità è nelle tenebre e vuole restare
nelle tenebre, ma la misericordia di Dio è infinita.
Restando fedele alla promessa fatta al Figlio, nel rispetto della libertà dell'uomo,
Dio si serve di pochi eletti per salvare una moltitudine.

Quei pochi siamo noi volontari generosi. È qui il segreto della sofferenza:
chi accetta la croce per amore di Dio e la offre per
la salvezza del prossimo compie un gesto di valore inestimabile davanti a Dio e davanti agli uomini.
Sicché tutti possiamo aiutare Gesù che soffre, unendo le nostre sofferenze alle Sue.
Ma per offrire il dolore bisogna saper amare, occorre mettere in pratica il comandamento
dell'amore, che Gesù ci ha donato prima di morire: amare il peccatore per amore di Dio. La
sofferenza è una scuola d'amore, perché, imparando a soffrire, l'uomo impara ad amare e,
amando, è pronto a soffrire. Alla fine la sofferenza diventa un dono straordinario.
Unita a quella della Croce, è preziosa agli occhi di Dio, perché Gli consente d’intervenire,
con la Potenza del suo Amore Misericordioso, per salvare le anime.
Offriamo, quindi, i nostri corpi al Signore, accettando con amore le sofferenza fisiche e spirituali,
che la vita ci riserva, e ricordiamo che i dolori della vita sono essenziali, preziosi da vivere, a volte
generosamente, per il bene nostro e dell'umanità, ma soprattutto per dare gloria a Dio.

Per accettare, ricorriamo a Gesù e a Maria e allo Spirito Santo.
Ricordiamo poi che, se uniamo le nostre sofferenze a quelle di Cristo, non siamo più
soli, ma è Cristo che vive in noi, ed è sempre Lui a portare la nostra croce. Sperimentiamo
come è dolce soffrire in Cristo, con Cristo, per Cristo e non perdiamo mai la speranza del
premio promesso. Se anche la sofferenza dovesse buttarci nelle tenebre, siamo certi che ci
aspetta presto la luce di Dio, la quale ci ripagherà generosamente di ogni lacrima versata.
Più profonda è la notte, più vicina è la luce del giorno. Coraggio voi tutti che soffrite per amore
di Dio, ancora un poco e poi sarete, saremo, nella gioia e nella pace. Viva Gesù, Viva Maria.
Gloria, onore e potenza al suo santo Nome. Alleluia.

Nuccia